Andrea Gandini, classe 1997, é un artista che si occupa di arte pubblica sin dalla giovane età di 17 anni quando inizió a scolpire la rimanenza degli abbattimenti di alberi in giro per la cittá di Roma. Il suo linguaggio si è evoluto nel tempo cercando paesaggi naturali o urbani nei quali produrre le sue opere.
L'idea di iniziare a scolpire sui tronchi nasce , quando, dopo le prime sperimentazioni con il legno, l'artista si ritrova improvvisamente senza materiale per realizzare le sue opere. Andrea Gandini fino a quel momento aveva osservato i tronchi tagliati che popolavano i marciapiedi della capitale e fu proprio in quel giorno che un liceale decise di realizzare la sua prima opera pubblica in una strada di Roma.
Michelangelo disse molto tempo fa “Ho visto l'angelo nel marmo e l'ho scolpito fino a liberarlo” – non fraintendetemi, non mi sto paragonando a uno dei più grandi artisti del mondo, ma quella sua linea – colpisce su un altro livello!
Anch'io vedo le forme e le curve nascoste all'interno del moncone e desidero liberarle in modo che anche il mondo possa vedere ciò che ho visto.
La ricerca dell'artista si basa sul rapporto tra vita e morte che possiamo vedere le piante.
Realizzando le sue sculture all'interno di alberi non più in vita cerca di erigere una lapide a quella che era un individuo a tutti gli effetti. Gli alberi possono essere di sesso maschile o femminile, si nutrono, vanno in letargo e si accoppiano.
Molto spesso possono vivere centinaia di anni e troppo spesso una volta morti vengono trattati come uno scarto.
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